1976·02·15 - Espresso • Rossetti·S • Questi due mi danno l’angoscia

Questi due mi danno l’angoscia


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Psicanalisti
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La Società italiana di psicoanalisi ha espulso due suoi soci. Motivazione: oltraggio all’istituzione
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di Serena Rossetti
L’Espresso — 15/2/1976 (lunedì 15 febbraio 1976)


Firenze. La settimana scorsa gli iscritti alla Società psicanalitica italiana, riuniti in assemblea a Firenze, hanno deciso a stragrande maggioranza (più di due terzi) di espellere due soci. Uno è Massimo Fagioli (autore di “Istinto di morte e conoscenza”, “La marionetta e il burattino”, “Psicoanalisi della nascita e castrazione umana”).

L’altro è Antonello Armando (autore di “Mito e realtà del ritorno a Freud” e “Per una psicanalisi politica”). Imputazione, per entrambi: essere autori, insieme con altri, del libro “Il potere della psicanalisi” che mette sotto accusa la struttura gerarchica e di potere della Spi, contesta il metodo di formazione degli analisti e contiene la prima denuncia, corredata di documenti, delle resistenze opposte dalla Società ad ogni tentativo di riforma. I principali accusatori dei due eretici sono stati Franco Fornari, presidente della Società, e Eugenio Gaddini, vicepresidente, che ha parlato nella sua requisitoria di «oltraggio all’istituzione»; i più appassionati difensori: Giorgio Sassanelli e Fausto Ciolfi.

«Il vero motivo della nostra espulsione», dice Massimo Fagioli, «è il discorso teorico che portiamo avanti da anni. È il discorso del fallimento di Freud, la sua mancata scoperta della pulsione di annullamento, il suo rifiuto di analizzare l’istinto di morte. Questo rifiuto fa sì che gli analisti della Spi diventino a loro volta prede ed esecutori di quello stesso istinto di morte che in loro è rimasto allo stato inconscio. Queste cose Freud non le ha mai capite e la Spi con lui».

Dice Cesare Musatti che era contrario all’espulsione: «Io non li avrei espulsi perché una società psicanalitica che espelle fa ridere. Le loro opere meritavano di essere prese in considerazione come qualsiasi altra cosa. Ma i colleghi sono stati di diverso avviso perché non vogliono più avere degli scocciatori tra di loro». Scocciatori? «Sì, sono due rompiscatole, ma soprattutto sono stati scorretti nei confronti dei colleghi». In che modo? «Interferendo in maniera indelicata e critica nel rapporto tra i colleghi e i loro pazienti». Ma gli espulsi lamentano anche la totale mancanza di spazio dato al dissenso nell’interno della Società. «La condizione perché si potesse discutere è l’accettazione delle norme di convivenza all’interno della Società e loro le hanno non dico violate, ma scarsamente rispettate».

Ma l’arco del dissenso all’interno della Società di psicoanalisi è più ampio e articolato, varie sono le tendenze e le esperienze: dal gruppo dell’Erba voglio e di Elvio Fachinelli a quello di Diego Napolitani a Milano, dal gruppo detto “del giovedì”, costituitosi intorno agli altri autori di “Il potere della psicanalisi”, a quello di Paolo Perrotti che opera al centro Lo spazio e pubblica la rivista “Il quadrangolo”.

Non tutti costoro apprezzano fino in fondo la condotta di Armando e Fagioli. «Accusano la Spi di operare una selezione», dicono di Fagioli e Armando alcuni colleghi dissenzienti come loro, «ma sono i primi a discriminare quando si tratta della collana Documenti di psicoanalisi dell’editore Armando che gestiscono: quello non è potere!».

Il gruppo contrario all’espulsione ha comunque preparato un documento che ha già raccolto molte adesioni in tutta Italia. Nel documento, stilato per iniziativa di Elvio Fachinelli e Diego Napolitani, si afferma che «le opinioni e le azioni contestate ad Armando e Fagioli non rappresentano una particolare bizzarria della mente dei due espulsi ma si inseriscono nel processo di ricerca teorico pratico che è comune, in molti paesi, a numerosi psicanalisti… Ma queste considerazioni sono state sacrificate a un rigido procedimento giudiziale di condanna. Per questo motivo i dissenzienti si costituiscono in un gruppo di iniziativa che, lasciando a ciascuno dei suoi membri la più completa autonomia sia dentro che fuori le società psicanalitiche esistenti, provveda ad organizzare le condizioni per un reale lavoro di ricerca e di discussione».
Serena Rossetti


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ANNOTAZIONI E SPUNTI
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COMMENTO — Per qualche motivo, l’articolo non sembra più essere accessibile negli archivi dell’Associazione culturale Amore e Psiche (pur rimanendo nell’elenco dei documenti disponibili); riprendiamo qui sostanzialmente, con qualche correzione di minore entità, il testo dalla rassegna di Clochard.

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[] http://rassegnaclochard.blogspot.com/2006/01/1976-15-febbraio-lespresso.html
[] http://www.associazioneamorepsiche.org/archiviostampa/?p=76
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