2017·02·18 - Left n. 7 • Coccoli·D (Fagioli biografia)

La vita


✩ (Arkbase)


di Donatella Coccoli
Left n. 7 — 18/02/2017 (18 febbraio 2017), p. 9.



Massimo Fagioli nasce a Monte Giberto il 19 maggio 1931. Il padre è medico condotto impegnato durante la guerra a operare persone ferite sotto i bombardamenti. Massimo stesso, pur essendo adolescente, fa la staffetta partigiana.


Gli studi


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Intraprende gli studi di Medicina, si laurea a Roma in Medicina e Chirurgia nel 1956. È specializzato in Neuropsichiatria a Modena. Nel 1957 è a Venezia, nell’antico ospedale psichiatrico di San Clemente. Qui Fagioli ha il primo contatto con i malati cronici, trattati con l’elettroshock. Il giovane medico vuole comprendere la realtà psichica e non si accontenta, come dirà spesso, di cercare risposte nei vetrini di sezioni del cervello. Studia in biblioteca le vecchie cartelle cliniche e rimane colpito da due aggettivi che venivano usati nella descrizione del malato di mente: “stolido e anaffettivo”. Nel 1959 ottiene il posto fisso a Venezia, ma lo rifiuta e a gennaio 1960 va all’ospedale psichiatrico di Padova. Qui rimane fino al 1962, abbatte i muri dell’ospedale e vive con i malati. In quell’anno pubblica i suoi primi scritti ‹Alcune note sulla percezione delirante paranoicale e schizofrenica›, ‹Psicosi epilettiche croniche e sindromi pseudoschizofreniche› e ‹L’integrazione collettiva del lavoro psicoterapeutico dei medici in ospedale psichiatrico›. Nel 1963 Fagioli va in Svizzera, a Kreutzlingen nella clinica di Ludwig Binswanger. E sempre del 1963 sono due altri articoli: ‹Insulinoterapia e psicoterapia di gruppo. Valore psicoterapeutico del “senso della schizofrenicità”› e ‹La coppia terapeutica nella comunità terapeutica›.


La teoria della nascita


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Nel 1971 pubblica il suo testo teorico fondamentale, ‹Istinto di morte e conoscenza›. Il libro — che scardina l’impostazione freudiana dell’essere umano “polimorfo perverso” — contiene i fondamenti della Teoria della nascita. Scoperte poi sviluppate nei due libri successivi, pubblicati tra il 1974 e il 1975: ‹La marionetta e il burattino› e ‹Teoria della nascita e castrazione› [sic!]. Tutti i suoi libri sono oggi editi dalla casa editrice L’Asino d’oro.


L’analisi collettiva


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Nel 1974 viene sottoposto ad una sorta di “processo” da parte dei probiviri della Spi (Società psicoanalitica italiana) ed espulso. Tra il 1974 e il 1975 tiene dei seminari alla Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Siena. A settembre del ’75, gli viene affidata il martedì mattina una supervisione a psichiatri presso l’Istituto di Psichiatria de “La Sapienza” di Roma. È l’inizio dell’Analisi Collettiva. Negli anni successivi i seminari di psicoterapia, gratuiti, diventeranno quattro, dal lunedì al giovedì, frequentati soprattutto da giovani della sinistra extraparlamentare, studenti, operai, artisti. La stampa si occupa molto del nuovo fenomeno dell’Analisi collettiva: tra i numerosi articoli Giuliano Zincone sul Corriere della Sera del 12 marzo 1978 scrive l’articolo dal titolo “Psicoanalisi d’assemblea all’Università. A Roma è scoppiato l’anti Freud”. Ma all’inizio del 1979 il rettore dell’Università impone a Fagioli di lasciare le stanze dove si svolgevano i seminari. Ad aprile lo psichiatra acquista un locale in via di Roma Libera 23 dove i seminari si trasferiranno nel settembre 1980. Nello stesso anno esce il quarto libro, ‹Bambino, donna e trasformazione dell’uomo› [sic!].


La ricerca psichiatrica


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Cura, formazione e ricerca sono le tre parole che segnano gli anni di Via Roma Libera. Accanto alla relazione terapeutica che si fonda sull’interpretazione dei sogni, Massimo Fagioli approfondisce la ricerca, scandita non solo da nuove pubblicazioni, ma da numerosi convegni. Nel 1990 a Padova e a Lecce. Nel 1992 esce il primo numero della rivista di psichiatria e psicoterapia ‹Il sogno della farfalla› che si ispira alla prassi e alla teoria di Fagioli. Si moltiplicano i momenti di riflessione con gli incontri del servizio psichiatrico di Via Panama e una serie di conferenze nel 1993 all’Aula magna de La Sapienza. Nel 1996 si svolge il convegno di Napoli “Fantasia di sparizione, formazione dell’immagine e idea della cura”. Nel 1997 si tengono gli Incontri di ricerca psichiatrica sempre all’Aula magna de La Sapienza, mentre a ottobre Massimo Fagioli partecipa a Napoli al convegno “Crisi del freudismo”. Ancora Incontri di ricerca psichiatrica all’Aula magna de La Sapienza nel 2000, nel 2001, nel 2002, nel 2004 e nel 2005. Nel 2002 Fagioli prende parte al convegno “Il caso Erika psichiatria e diritto” all’università di Chieti “G. D’Annunzio” dove terrà lezioni fino al 2012. Nel 2015, 30 ottobre e 6 novembre, all’Aula magna della Sapienza di Roma si celebra “Teoria della nascita e ricerca sulla realtà umana: 40 anni di analisi collettiva”.


La rubrica su Left


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Tra 2005 e 2006 Massimo Fagioli partecipa a numerosi incontri e dibattiti di carattere politico e culturale scaturiti all’interno della sinistra. Il 17 febbraio del 2006 esce il nuovo settimanale ‹Left› che coinvolge lo psichiatra sin dal primo numero. Per 11 anni e quasi due mesi [sic!], ogni settimana, Massimo Fagioli ha firmato la sua rubrica Trasformazione.




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ANNOTAZIONI E SPUNTI
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[A·2]• Nel testo originario, «[…] a Kreutzlingen nella clinica di Ludwing Biswanger [sic!] […]»: l’ortografia corretta è “Ludwig Binswanger” (manca la 1ª ‘n’ nel cognome, compensata da una ‘n’ di troppo nel nome); ortografia ripristinata.
NOTA: lo stesso identico refuso (ma limitato al solo cognome, poiché il nome lì è assente) si trova anche nell’articolo di G. De Simone, di cui quello della Coccoli costituisce una sorta di estensione.

[A·3]• Nel testo originario, «[…] ‹Teoria della nascita e castrazione› [sic!] […]»: il titolo completo in verità è ‹Teoria della nascita e castrazione umana›; strana dimenticanza, anche perché lo spazio per la parola finale c’era; marcato con [sic!].

[A·4]• Nel testo originario, «Nel 1974 viene sottoposto ad una sorta di “processo” da parte dei probiviri della Spi […] ed espulso»: l’espulsione verrà però decretata soltanto nel febbraio del 1976 (approvata in assemblea 66 voti contro 25), molti membri della SPI essendo contrari perché preoccupati delle possibili ricadute negative del provvedimento.
IBID.• Nel testo originario, «[…] ‹Bambino, donna e trasformazione dell’uomo› [sic!] […]»: anche questo titolo non è trascritto esattamente, infatti la virgola è di troppo: ‹Bambino donna e trasformazione dell’uomo›; marcato con [sic!].

[A·5]• Nel testo originario, «[…] all’Aula magna della Saspienza [sic!] di Roma […]»: altro evidente refuso, ovviamente si tratta de “la Sapienza”; corretto.

[A·6]• Nel testo originario, «Per 11 anni e quasi due mesi [sic!] […]»: non si capisce come la Coccoli faccia i conti, dal “17 febbraio del 2006”, data del 1° articolo su “Left”, al 18 febbraio del 2017, data dell’ultimo, peraltro postumo, sono esattamente 11 anni e un giorno; marcato con [sic!].

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