2006·03·01 - Unità • Marra·W (Left lite esodo)

Left, dopo la lite, l’esodo. Vanno via Dalla Chiesa, Vauro, Emergency, Travaglio…


✩ (Arkbase)


IL CASO – Gli editori: decidiamo noi i contenuti, la vicenda dello psicanalista è solo un pretesto. C’è un abisso generazionale tra noi e i direttori Minucci e Chiesa


di Wanda Marra
l’Unità — 1/3/2006 (mercoledì 1° marzo 2006), p. 2.


[A·1]
Roma — Le mani di Massimo Fagioli su ‹Left Avvenimenti›: il giorno dopo il licenziamento del Direttore, Adalberto Minucci e del Condirettore, Giulietto Chiesa, il “caso” suona ancora così. D’altra parte è lo stesso “guru” dell’analisi collettiva che interviene a sottolineare la contiguità tra il progetto editoriale del giornale e la sua «ricerca psicanalitica». E per quanto la direzione si affanni a precisare che «non esistono legami organici e/o organizzativi» con Fagioli «del quale, semplicemente, riceviamo con piacere alcuni contributi», sono le firme su cui si puntava per il successo del settimanale a trarre le logiche conclusioni da quanto accaduto. Dichiarano chiusa la loro collaborazione Vauro, Emergency, Nando Dalla Chiesa e Marco Travaglio. Intanto la redazione è in stato d’agitazione, e arriva la solidarietà di Silvia Garambois, segretaria dell’Associazione Stampa Romana. E c’è la grande amarezza di Minucci mentre racconta di non aver neanche ricevuto una lettera ufficiale con la comunicazione del suo licenziamento. È lui che racconta dal principio la storia di ‹Left-Avvenimenti›. Racconta delle difficoltà economiche di ‹Avvenimenti›, dalle cui ceneri il settimanale di cui è stato Direttore fino all’altroieri è nato. Fino a quando nello scorso autunno, «abbiamo cercato di trovare dei nuovi soci della cooperativa che portassero delle risorse finanziarie», spiega. I nuovi soci arrivano: sono Ivan Gardini, sua moglie, Ivana [sic!] Bonaccorsi e il fratello Luca Bonaccorsi. Per entrare chiedono la maggioranza nell’assemblea dei soci e nel Cda, che viene loro accordata. Ma intanto il giornale viene rilanciato: parte ‹Left Avvenimenti›, con pagine raddoppiate, nuova carta, nuova veste grafica. E il lancio di collaborazioni prestigiose. Fedele al motto che aveva caratterizzato già ‹Avvenimenti› «né padroni, né padrini». Già nel primo numero appare un articolo di Fagioli, senza che la direzione ne fosse informata. «Manifestiamo la nostra sorpresa e la nostra protesta — racconta Minucci — e Bonaccorsi mi dice di essere di fronte a un problema: Fagioli aveva avuto da ridire sul fatto che il suo pezzo era stato tagliato».

[A·2]
La rettifica viene autorizzata. Ma si trasforma, all’insaputa della direzione, in un articolo che copre ben 2 pagine, con una foto dello psicanalista decisamente grande. Espliciti gli intenti dell’autore: designarsi come il reale ispiratore della linea del giornale e perseguire un’alleanza con ‹Liberazione›. In calce al pezzo una nota non firmata, della quale ancora una volta i direttori non sanno nulla, annuncia che Fagioli avrà una rubrica settimanale. L’articolo numero due di Fagioli non è il solo motivo di contrasto tra i Direttori e i nuovi soci della cooperativa: «Mi era stato chiesto di togliere un pezzo del nostro critico teatrale, Marcantonio Lucidi, che recensiva uno spettacolo in cui una donna si trasformava in uomo», spiega Minucci. La motivazione addotta da Bonaccorsi — che nella premessa si avoca, in quanto Direttore editoriale, il diritto di decidere i contenuti — è che fosse poco in linea con il progetto del giornale, in base a «considerazioni estetiche», oltre che «contenutistiche». A questo punto scoppia la lite: i Direttori chiedono il rispetto delle regole, dicono no a una rubrica di Fagioli, ma offrono anche una mediazione, contemplando la possibilità che lo psicanalista possa collaborare con il giornale. L’epilogo è noto. E i soci di maggioranza offrono la loro lettura. Se per quel che riguarda Ivan Gardini c’è l’imbarazzo di portare avanti un progetto editoriale riportabile in qualche modo a Mani Pulite, Luca Bonaccorsi liquida Fagioli come un pretesto: «Il problema è più ampio e riguarda l’abisso generazionale fra noi e questi direttori che hanno contestato anche la lettera di Ivan Gardini al Corsera», dice sostenendo che la direzione in realtà era a conoscenza dell’esistenza dei pezzi dello psicanalista. Così dice anche Fagioli, confermando che il giornale riprende le sue indagini e le sue teorie.


_____________________
ANNOTAZIONI E SPUNTI
¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯

COMMENTO — Anche la Marra su “l’Unità” riporta la notizia di contrasti tra i responsabili del nuovo settimanale “Left”; contrasti che riguarderebbero, oltre a motivi di ordine vario, il coinvolgimento di Fagioli, al quale il settimanale affiderebbe una rubrica settimanale. Tra inesattezze e notizie discordanti, regna tuttavia una discreta confusione.


[A·1]• Nel testo originale: «[…] il “caso “suona ancora così», è manifestamente sbagliata la posizione delle virgolette; dev’essere «il “caso”»; corretto.
IBID.• «[…] è lo stesso “guru” […] a sottolineare la contiguità tra il progetto editoriale […] e la sua “ricerca psicanalitica”»: è assai improbabile che Fagioli abbia usato l’aggettivo “psicanalitica” per la sua ricerca, considerata la sua pluriennale polemica contro il freudismo.
IBID.• Nel testo originale: «E lui [Minucci] che racconta dal principio […]», manca l’accento su “È”; corretto.
IBID.• Nel testo originale: «[…] Ivan Gardini, sua moglie, Ivana [sic!] Bonaccorsi […]», si tratta ovviamente di Ilaria Bonaccorsi; la svista è probabilmente imputabile alla Marra che firma l’articolo, piuttosto che a Minucci al quale viene attribuita l’affermazione; marcato con [sic!].

[A·2]• Nel testo originale: «La motivazione addotta da Bonaccorsi che nella premessa si avoca […]», manca, probabilmente per un refuso, il trattino che segnala l’inizio dell’inciso, che dev’essere «— che nella premessa si avoca, in quanto Direttore editoriale, il diritto di decidere i contenuti —» (manca anche la virgola tra “editoriale” e “il diritto”); corrette entrambe le omissioni.
La “premessa” è forse la dichiarazione di intenti pubblicata nel 1° numero (che è il n. 6) di “Left”? Perché qui si sta parlando del numero successivo e pare che ci sia un po’ di confusione.
IBID.• Nel testo originale: «[…] oltre che “contenutisti che” [sic!]», lo spazio è manifestamente spurio; eliminato.
IBID.• «[…] per quel che riguarda Ivan Gardini c’è l’imbarazzo di portare avanti un progetto editoriale riportabile in qualche modo a Mani Pulite […]»: il padre, Raul, morì infatti — presumibilmente suicida, ma non è del tutto chiaro — nel 1993, nel momento in cui le indagini giudiziarie si stavano concentrando sulla vicenda Enimont (‹joint venture› di Eni e Montedison), nella quale erano implicati lo stesso Raul Gardini e la famiglia della moglie, Idina Ferruzzi; vedi wikipedia (https://it.wikipedia.org/wiki/Raul_Gardini#La_morte).
IBID.• Nel testo originale: «[…] oltre l’abisso generazionale fra noi e i questi [sic!] direttori […]», è un refuso o un errore di editing? — modifichiamo sopprimendo “i” e lasciando “questi”.
IBID.• «[…] la direzione in realtà era a conoscenza dell’esistenza dei pezzi dello psicanalista»: contrariamente a quanto afferma Giulietto Chiesa nel suo articolo su aprileonline (qui).

_____
[] https://segnalazioni.blogspot.it/2006/03/ancora-left-corriere-della-sera-lunit.html
¯¯¯¯¯

Nessun commento:

Posta un commento